Dichiara il profeta Isaia che la parola di Dio è come la pioggia e la neve che cadendo sulla terra non ritornano senza avere avuto gli effetti voluti di irrigazione, di fecondazione e di germinazione. La terra infatti deve dare il seme a chi semina e il pane a chi mangia. Così sarà della parola di Dio. Essa non può venire lasciando nell’indifferenza, non portando alcuna modifica nelle persone, né frutti che coincidono pienamente con la volontà di Dio. Sinteticamente l’autore sacro dice: “… senza avere operato ciò che io desidero e senza avere compiuto ciò per cui l’ho mandata”