Gesù, nota il Vangelo, mette a tacere i poteri forti del suo tempo. I farisei si riuniscono per porre delle domande, apparentemente innocenti. Ma in effetti è per metterlo alla prova che chiedono qual è il più grande comandamento nella legge. La risposta di Gesù è eloquente: i rapporti con Dio e con il prossimo. Gesù afferma che bisogna amare Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutta la mente. Il secondo comandamento è simile a questo: Amerai il tuo prossimo come te stesso. L’affermazione di Dio significa riconoscere che al disopra di tutti e di tutto c’è Lui e non l’arbitrio né di poteri forti, né di gruppi o lobbies, né di ideologie né di politici o altro. Al disopra di tutti c’è Dio col suo amore e con la sua imparzialità e la sua giustizia. L’amore verso gli altri, come quello  a noi stessi, ci dice che l’altro è parte di noi stessi e non possiamo fare differenze e trattare noi in un modo e gli altri diversamente. E’ una rivoluzione dei rapporti sia sociali sia personali (Don Leone calambrogio).



 
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