I rapporti con Dio sono fondamentali nella vita dell’uomo. Dio vuole questi rapporti a tutti i costi. La convivenza con gli uomini la immagina come una grande festa di nozze dove tutti gli amici sono invitati. Il suo grande dispiacere è rendersi conto che i cosiddetti amici oppongono all’invito un rifiuto. Il suo disappunto è evidente nel momento in cui si vede che l’egoismo diventa talmente grande da far sì che ognuno degli amici curi i propri interessi fino al punto da usare l’insulto, la violenza e l’eliminazione fisica nei confronti dei servi. Un atteggiamento questo, che suscita sdegno e rabbia. Il re estende naturalmente il suo invito a tutti quelli che si trovano nelle strade e nei crocicchi. Dio non è legato ai particolari amici perché tutti gli uomini esistenti sulla terra sono suoi amici se osservano la legge fondamentale, quella dell’amore. Nessuno si può arrogare il diritto, pur stando nel convito di agire contrariamente, come se esistesse soltanto lui, senza regole o peggio se regola diviene se stesso. Nella comunione non vi è posto per egoismi o per leggi egoistiche. L’uomo senza abito nuziale è uguale a chi vuol fare le leggi sulla sua misura, uscendo così dalla comunione. San Paolo ci insegna che, essendo allenato a tutto, può far tutto in colui che gli dà forza. Cioè nella sua stretta comunione con Dio(.Don Leone Calambrogio). |