Il Battesimo

 

 
 

Il Battesimo è “il fondamento di tutta la vita cristiana”, difatti, nel Battesimo si nasce alla vita divina. Questo primo e più importante sacramento è la porta della vita spirituale di ogni credente che, celebrandolo, diventa figlio di Dio, appartiene ad un popolo: la Chiesa. Riceve in dono la vita divina divenendo fratello di Gesù e di tutti coloro che come lui hanno ricevuto lo stesso sacramento. Fratello è una parola greca (adelphòs), il cui significato è ventre ed indica una comune provenienza: dallo stesso ventre. Il battistero è il ventre comune da cui provengono tutti i figli di Dio, quindi la Chiesa è madre di tutti coloro che vengono battezzati.
Battezzare significa immergere. Anticamente i battesimi avvenivano solo e sempre per immersione totale in una vasca contenente acqua. In seguito, aumentando sempre più il numero di coloro che chiedevano il battesimo, da quel rito di immersione si è passati a quello dell’infusione dell’acqua sul capo del battezzato. E’ chiaro che è solo una differenza gestuale ed attuativa ma non certo sostanziale.
Anticamente il battistero era generalmente costruito al di fuori dell’edificio chiesa perché solo col battesimo si entrava a far parte della comunità dei credenti e questo era significato anche dal punto di vista architettonico.
Il ministro ordinario del battesimo è il vescovo, il sacerdote o il diacono ma in modo straordinario può essere chiunque. Per esempio se il neonato è a rischio di vita sia il medico, sia un infermiere o un genitore, purché abbiano l’intenzione di fare ciò che compie la chiesa, può donare questo sacramento.
Il rito del battesimo che dovrebbe, prevalentemente essere celebrato di domenica in una delle messe principali, prevede dapprima l’accoglienza dei genitori e dei padrini all’ingresso della chiesa e poi, dopo aver segnato i bambini col segno della croce, ed aver chiesto a coloro che lo presentano se si impegnano ad educarlo nella fede della chiesa, l’introduzione in assemblea. Dopo aver ascoltato la parola di Dio ed aver invocato la protezione dei santi, con l’unzione dell’olio dei catecumeni sul petto dei bambini si pronunzia la preghiera di esorcismo perché i bambini siano liberati dalla potenza del male. Si procede quindi alla benedizione dell’acqua e alla professione di fede da parte dei genitori e padrini. Immediatamente dopo o per immersione o per infusione si celebra il battesimo immergendo o infondendo l’acqua sul capo del bambino con un triplice gesto accompagnato dalle parole del rito: ”Io ti battezzo nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”. A questa che è la formula uguale per tutti si antepone il nome del singolo battezzato.
A conclusione del rito, quasi per esplicitare e rendere visibile ciò che è avvenuto nella dimensione della fede, vengono posti tre significativi gesti: l’unzione crismale, segno di appartenenza a Cristo Re, Sacerdote e Profeta; la consegna della veste bianca, segno della condizione di immacolatezza e santità di cui si è rivestito il battezzato; e, infine, la consegna della candela accesa al cero pasquale, simbolo del Cristo risorto. Toccando e segnando con un segno di croce la bocca e l’orecchio del neo battezzato gli viene augurato di ascoltare presto la parola di Dio e di professare la fede nella quale è stato battezzato.
Il Battesimo assieme alla Cresima e all’Eucaristia sono chiamati sacramenti dell’iniziazione cristiana ossia sono quei sacramenti posti a fondamento della vita cristiana di ogni credente. Altra caratteristica di questo sacramento è che non può essere ricevuto che una sola volta nella vita(Don Benito Giorgetta).

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